Rispetto verso la vita che comincia

Della Redazione

Venerdì | 06 Marzo 2015 | 19:02 | Ultimo aggiornamento: 22 Settembre 2016 ore 17:01

In questa intervista alla rivista BUONA VOLONTÀ, edizione 234 in portoghese, Lilian Piñero Eca, dottore in Biologia Molecolare presso l'Università Federale di São Paulo (UNIFESP), e presidente dell'Istituto di Ricerca sulle Cellule Staminali (IPCTRON), spiega gli aspetti legati all’inizio della vita nella riproduzione umana e le gravi conseguenze dell'aborto provocato sulla salute fisica e mentale delle donne.

La dott.ssa Lilian, che è anche direttore scientifico del Centro di Attualizzazione per la Salute (CAS) a São Paulo (Brasile),  avvisa a rispetto del pericolo che il disegno di legge per la depenalizzazione dell'aborto in Brasile entri in vigore come legge. Per farlo lei si basa su una lunga esperienza in comune con altri professionisti del settore, in particolar modo gli sforzi dello staff interdisciplinare del CAS durante il trattamento di coloro che interrompono la gravidanza.

L'esperta difende i diritti di cittadinanza al momento della fecondazione, momento in cui inizia la vita di un individuo. Invece di pensare a promuovere la morte, la ricercatrice raccomanda prima di tutto di preoccuparsi a migliorare la  qualità della salute dei brasiliani.

Il parere della dott.ssa specializzata in biomedicina si aggiunge ad un ampio dibattito che mette a fuoco la considerazione nei confronti della vita – per la Legione della Buona Volontà una questione che coinvolge le dimensioni materiali, morali e spirituali poiché la Vita precede il concepimento. Come afferma il presidente della LBV, José de Paiva Netto: “Noi stiamo corpo, ma siamo Spirito”.

Vivian R. Ferreira
O milagre da vida merece proteção

BUONA VOLONTÀ — Ringraziamo la Sua disponibilità nel ricevere la LBV per parlarci sulle conseguenze dell’aborto sulla salute della donna.

Dott.ssa Lilian Eça — È un piacere essere di nuovo qui con la Legione della Buona Volontà. Ricevo quest’invito sempre con emozione. Sono diventata un’ammiratrice di tutta questa meravigliosa energia della LBV. Spero che, con semplicità, possa chiarire i dubbi delle donne e anche quelli degli uomini, perché nessuna donna rimane incinta da sola. Possiamo tentare di evitare la gravidanza attraverso i cicli mestruali, ma una volta che la gravidanza esiste dobbiamo conservarla per la salute delle donna.

BV — Con la gravidanza il corpo della donna si trasforma...

Dott.ssa Lilian Eça — L'inizio della vita umana è l'incontro dello sperma e dell’ovulo. Lì si formano le cellule staminali embrionali, che danno origine all’essere umano. In esse abbiamo tutte le proteine ​​e un segnale per il futuro cervello, le gambine, le braccine. (...) Io studio i segnali della cellula degli embrioni nell’utero. Noi donne abbiamo due ormoni molto commentati dai ginecologi: l’estrogeno e il progesterone. Il primo è presente nella maggior parte del tempo nell’organismo. Le molecole di proteine degli estrogeni contrassegnano tutto il nostro corpo; per questo le donne non hanno i peli, sono più affettive ed hanno il senso della maternità. Il progesterone, appena sono fecondata e rimango incinta, comincia ad essere eiettato ed a sostituire gli estrogeni. Dopo 48 ore che sono incinta ci sono già tutte le modifiche nelle migliaia di miliardi di cellule che compongono la donna tra le quali l'affettività, e tu cominci anche ad avere sonno... Ma come mai ci viene sonno? Per farci smettere di spendere tanta energia. È l’ora di risparmiare energia per il bambino. Così la donna è completamente contrasegnata per il bambino. Ma a quel punto prende la decisione, o da sola o con il suo partner, di non volere questa gravidanza, nonostante sia completamente contrassegnata dal progesterone in migliaia di miliardi di cellule, nelle sinapsi ... Lei ha tutti i segnali per formare quell’essere umano unico.

BV — L’aborto può provocare uno squilibrio sull’organismo?

Dott.ssa Lilian Eça — Quando si decide di rimuovere il bambino, si fa un blackout ...  come tirare la spina del computer, capisci? Quando si cerca di riaccendere questo computer gli chip non funzionano più. Tu dai un blackout in miliardi di cellule. Eri completamente affettiva, trasformata in un nido, le cellule stavano eiettando un sacco di neurotrasmettitori, endorfine ... Quando tu ritiri la spina, succhiando il feto, avviene una rottura dei neurotrasmettitori perché diminuisce il progesterone che conduce la loro espulsione. Per questa ragione si può prendere una depressione per il resto della vita. Se una donna ha una maggiore tendenza alla depressione, la mancanza del neurotrasmettitore è una tragedia che nessun farmaco riesce a risolvere.

BV — E così avviene una violenta reazione nel proprio corpo, con un alto grado di aggressività?

Dott.ssa Lilian Eça — Un’aggressività assoluta! Ciò non significa essere emancipata ... emancipazione significa andare lì e far succhiare il tuo feto? No. Questo, parlando scientificamente, significa  regressione. Se vuoi bene al tuo corpo, a te stessa, ai tuoi neurotrasmettitori, ai tuoi neuroni, al tuo cervello, io ti consiglierei di pensarci trilioni di volte. Inoltre,  puoi correre il rischio di prendere un’infezione, il rischio che venga succhiato più del necessario e che poi, quando vorrai essere madre, tu possa non avere più lo strato dell'endometrio. Se togli lo strato endometriale il feto perde la mobilità; o può esserci anche una tendenza maggiore ad avere feti nelle trombe di Falloppio; [in questo caso] bisogna rimuovere non solo il feto, ma anche la tromba. Se mi metto a parlare di ciò che provoca l'aborto sulla salute fisica e mentale delle donne, e ci sono donne che ne fanno tanti, tu certamente non accetterai di farlo.

BV — L’informazione manca ancora?

Dott.ssa Lilian Eça — Purtroppo i brasiliani in generale hanno poche informazioni e quindi non lottano per i loro diritti. (...) Quindi  fare l’aborto non significa proteggere. Il medico fa un giuramento a favore della vita, dal suo inizio alla sua fine, e poi lui va lì e toglie la vita? Esiste una contraddizione. Dovremo creare una nuova università se questa legge sarà approvata in Brasile. Noi non siamo preparati neanche a fare ecografia su donne in stato di gravidanza, figurarsi allora fare quest’esame per togliere i bambini. Senza strutture per far nascere i bambini perché sono molti, figuriamoci che fila enorme di attesa ci sarebbe per l'aborto? Sono assolutamente contraria. Noi dobbiamo, questo sì, creare più ospedali con più tipi di assistenza, migliorare gli stipendi dei professionisti; dobbiamo avere la legge della salute.

BV — I Paesi che permettono l’aborto sentono gli effetti di tutto questo?

Dott.ssa Lilian Eça — Le nazioni sviluppate come la Danimarca, dove la legge permette l'aborto, possiedono un numero elevato di donne suicide. È il vero e proprio caso di mancanza del neurotrasmettitore. Una persona decide di togliersi la vita soltanto quando entra in una grande depressione. (...) Oltre alla mia ricerca di segnali di cellule, molti anni fa accompagnai, lavorando presso il Centro di Attualizzazione per la Salute, il comportamento di donne che avevano fatto l’aborto. Avevamo uno staff interdisciplinare – psichiatri, infermieri, biomedici, odontoiatrici... Non sono solo io che sono arrivata a queste conclusioni, ma esse sono il risultato anche del monitoraggio di altri professionisti.

BV — E sull’interruzione della gestazione dell’anencefalico *1,  Lei cosa ne pensa?

Dott.ssa Lilian Eça — Può darsi che voi rimaniate scioccati, ma questo è quello che penso... Penso che sia difficile, noi naturalmente vogliamo  sempre che i nostri figli abbiano piena salute, ma se faccio l'ecografia e scopro che ho un bambino anencefalico, penso che sia molto più salutare avere la possibilità di sentire il dolore del lutto piuttosto che fare l'aborto. In questo caso sappiamo che la sua vita sarà molto più breve. (...) È la stessa cosa, per esempio, nel caso in cui tu hai un bambino sano e domani lui subisce un incidente e non può più godere buona salute. La madre rimarrà al suo fianco, conviverà con questo bambino che avrà bisogno di lei ogni giorno. Ci sono delle contraddizioni. Se ho mio figlio dentro di me e lui è malato, io entro e lo tolgo? Assolutamente no, noi dobbiamo amarlo di più! (...) Dal momento in cui si resta incinta esiste la responsabilità per quell'essere dentro di te.

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*1 Anencefalia — Un tipo di malformazione rara del tubo neurale caratterizzata dall’assenza parziale dell’encefalo e della scatola cranica del feto.

Traduzione: Raffaele Papa

Revisione: Marusca Bertolozzi