L’obesità è un fattore di rischio per il cancro

Il consumo eccessivo di alimenti poveri di nutrienti e ricchi di grassi comincia molto presto

Karine Salles

Lunedì | 27 Aprile 2015 | 15:10 | Ultimo aggiornamento: 22 Settembre 2016 ore 16:07

Il numero di persone in sovrappeso è in aumento in tutto il mondo. In Brasile, il fenomeno colpisce anche i bambini, circa il 15% della popolazione infantile brasiliana. Nel febbraio di quest’anno, una campagna lanciata in 90 paesi fece un serio avvertimento sul tema: l'obesità è la seconda maggior causa evitabile di cancro nel mondo, che deve essere curata fin dalla più tenera età.

Qui, la campagna è condotta dall’Istituto Nazionale del Cancro (Inca). Secondo la segnalazione dell'Unione Internazionale per il Controllo del Cancro (UICC), un bambino in sovrappeso presenta un rischio 30% maggiore di diventare un adulto obeso. «Questo ha creato una grande preoccuopazione sia da parte dei medici che degli psicologi. Crea problemi di salute, sociali e psicologici. Essa colpisce il bambino e dopo l'adulto", disse al Portale Buona Volontà la nutrizionista Lúcia Watanabe.

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Sono finiti i giorni in cui essere sani era sinonimo di guance paffute – dagli studi risulta che è intorno ai due anni che si definisce il numero delle cellule adipose di un adulto. Un bambino in sovrappeso avrà più difficoltà a mantenersi magro nella fase adulta. Invece quel bambino con buone abitudini alimentari, anche se poi aumenterà di peso a un certo punto della vita, non sarà una persona obesa perché ha poche cellule che immagazzinano il grasso.

«Quello che è associato al cancro è l’obesità nell’età adulta. La possibilità, quindi, di un bambino correre un maggior rischio di cancro risulta dal fatto che può diventare un adulto obeso. I bambini hanno adottato l'atteggiamento chiamato 'moderno', in cui essi sono soggetti molto di più al sedentarismo e all’alimentazione industrializzata», dichiarò Luiz Antonio Santini, direttore dell’Inca.

L’ingestione continua di alimenti poveri di nutrienti e ricchi di grassi porta ad altre conseguenze negative per la salute: lo sviluppo dell’aterosclerosi - ostruzione dei vasi sanguigni da lipidi (grassi). Si tratta di una grave malattia che si sviluppa lentamente e in silenzio nel corso degli anni, i cui problemi, nella maggior parte dei casi, si manifestavano di solito solo nella popolazione adulta. L’aterosclerosi può colpire le arterie del cervello, del cuore, delle reni e di altri organi vitali, nonché delle membra. Quando l'aterosclerosi si verifica nelle arterie che forniscono il cervello (arterie carotidi) può causare un ictus (Incidente Vascolare Cerebrale - AVC), e quando si verifica nelle arterie che forniscono il cuore (arterie coronarie) può causare un infarto miocardico.

Tuttavia, studi recenti indicano che la malattia si sta verificando con sempre maggiore frequenza tra i giovani. Anche i bambini stanno presentando malattie cardiovascolari. Una ricerca condotta dalla Associazione Americana di Cardiologia ha dimostrato che molti bambini e adolescenti presentano arterie da adulti. Il chirurgo vascolare Ricardo Pulido, in un’intervista al Portale Buona Volontà, affermò che questo fatto è dovuto fondamentalmente al cibo che viene loro offerto. «Essi sono in contatto con una dieta ricca di grassi e di carboidrati molto presto nella vita, cosa che non avveniva nelle generazioni precedenti. Questo fa sì che i bambini molto presto presentino indici di colesterolo e di grassi troppo elevati, con il conseguente accumulo di grasso nelle arterie.»

Negli anni 1980 e 1990, l’AVC, o ictus cerebrale, era responsabile del 5% al 10% dei casi di questo tipo di incidenti in questa fascia di età. Dopo il 2000, il numero è passato dal 15% al 20%.

La Dott.ssa Watanabe ha sottolineato alcune misure che, se seguite correttamente, aiutano nella prevenzione della malattia. «Evitare di portare i bambini a mangiare al fast-food, poiché oggi è molto comune che per i genitori, nel fare le spese, sia più comodo offrire loro uno spuntino, come hamburger, pop corn, cibi fritti; è bene non offrire bibite, evitare i cibi grassi, la pasta, le pizze. Si devono dare alimenti più sani, stimolando il consumo della frutta, per esempio, preparare insalate con foglie, legumi variati facendo in modo che si presentino molto colorati e più attraenti», concluse.

Mandi qualche suo spunto o suggerimento sull’argomento all’e-mail italiano@boavontade.com.

Traduzione: Raffaele Papa
Revisione: Luiza Crema