Formando cittadini planetari

La metodologia della LBV incoraggia gli alunni a costruire una società migliore

Suelí Periotto

Giovedì | 17 Luglio 2014 | 11:27 | Ultimo aggiornamento: 22 Settembre 2016 ore 16:07

Vivian R. Ferreira
Suelí Periotto*

La linea pedagogica della Legione della Buona Volontà (LBV), creata dal presidente della LBV, l’educatore José de Paiva Netto, è formata dalla Pedagogia dell’Affetto (rivolta ai bambini al di sotto dei 10 anni) e dalla Pedagogia del Cittadino Ecumenico (dagli 11 anni in su). Il suo concetto punta a una formazione che permea i valori etici, ecumenici e spirituali nei contenuti educativi di tutte le discipline curricolari.

 La pratica di un curriculum differenziato proposto decenni or sono dal creatore di questa pedagogia, è stata sviluppata dagli insegnanti della rete scolastica della LBV: il MAPREI (Metodo di Apprendimento attraverso la Ricerca Razionale, Emozionale ed Intuitiva), una metodologia che propone sei fasi di azione su tutta la pianificazione delle diverse discipline dell’ istruzione di base. Si tratta di uno strumento educativo agevolatore che ha lo scopo di garantire l'effettiva partecipazione dei bambini e dei giovani durante le lezioni come compartecipi del proprio apprendimento, con l’attenta mediazione degli educatori e degli altri professionisti nel corso delle attività di educazione formale o ludico-pedagogiche.

In questa metodologia l’alunno non è un semplice ascoltatore. Durante tutto il percorso scolastico i bambini e i giovani sono motivati ​​dagli educatori a fare richerche, discutere e a stimolare azioni efficaci che possano portare cambiamenti positivi nella società in cui sono inseriti.

Considerando il fatto che i nostri studenti sperimentano situazioni di vulnerabilità sociale, essi vengono spinti a partecipare a progetti che migliorino la struttura dei locali e degli ambienti circostanti a quelli in cui risiedono, in modo che possano sorgere possibili soluzioni alle sfide delle loro comunità, beneficiando così anche le loro famiglie. Questo è ancor più evidente negli ultimi anni di conclusione dell'istruzione di base, quando il giovane si prepara all'importante passo del proseguimento degli studi per accedere all'istruzione superiore. È a questo punto che ci si rende conto del risultato della formazione ricevuta presso l’Istituzione, fin dalla tenera età, in base ai valori della Spiritualità Ecumenica per una formazione completa. La conoscenza partecipativa nel corso di questi anni lo prepara, per esempio, ad affrontare le questioni relative all’uso di droghe.

Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), le droghe illegali uccidono più di 500 persone al giorno in tutto il mondo (tra uomini, donne e bambini). Questi numeri sono riportati nell’edizione 2013 del Rapporto Mondiale sulla Drogapubblicata dall'Ufficio delle Nazioni Unite sulla Droga e il Crimine (UNODC), e dimostrano la gravità del problema.

Conoscenza e criticità

A questo proposito la nostra esperienza ha dimostrato che limitarsi ad interventi esterni tali come conferenze e lezioni illustrative non è sufficiente per colpire fortemente la consapevolezza e formare la criticità di un giovane. È necessario prendere parte alla costruzione di meccanismi di difesa personale. In questo articolo vogliamo dimostrare in che modo l'adattabilità del MAPREI mette lo studente di fronte ai richiami comuni alla gioventù, molto spesso pervenuti da vincoli d’amicizia con vecchi compagni i quali, in alcuni casi, sono capaci di spingendolo, per esempio, verso il pericoloso cammino delle droghe.

Per illustrare l’argomento niente di meglio che analizzare la proposta della disciplina di Convivenza, materia creata dal fondatore del Gruppo Educazionale Buona Volontà, al fine di discutere questioni legate alla sessualità (unendo il sentimento e la responsabilità ai problemi quotidiani) e all’attualità.

Il MAPREI passo a passo

La programmazione che condivideremo qui di seguito è stata rivolta agli alunni della scuola secondaria di secondo grado nel primo trimestre di quest'anno.

1ª tappa: mobilitazione, identificazione del contenuto / area tematica — abbiamo portato la storia di un inventore che voleva ed è riuscito a far piovere. Nei dibattiti con gli studenti la domanda era: "Dove vuoi far piovere nella tua vita?", e ognuno ha scritto su un foglio i suoi obiettivi per i prossimi anni;

2ª tappa: la ricerca individuale della conoscenza – si è dato il via ad una ricerca sul tema "Droghe e conseguenze: impotenza sessuale e sterilità." Gli studenti hanno potuto usare riviste, giornali, siti web o documentari medici, portando i punti da loro ritenuti più rilevanti da presentare in aula;

 3ª tappa: la socializzazione della conoscenza — gli studenti hanno condiviso con i compagni di classe il contenuto sollevato nelle loro ricerche;

4ª tappa: conclusione — è stato richiesto che, in gruppo, potessero fare un’esposizione ai compagni più giovani con una panoramica delle informazioni ricercate, chiarendo gli effetti delle droghe legali (alcol e tabacco) e illegali (droghe diverse) sull’organismo maschile e femminile, al punto di causare sterilità e impotenza, impedendo così la costituzione di una famiglia per il proseguimento delle loro storie;

 5ª tappa: la presentazione dei risultati — è stato molto importante il momento in cui gli studenti più vecchi (intorno ai 17 anni) hanno potuto condividere le loro ricerche con i più giovani (tra gli 11 ed i 13 anni), in quanto è in questa fase che i risultati del MAPREI sono più visibili poiché si può vedere chiaramente l'acquisizione delle conoscenze ottenute grazie alle ricerche e alle discussioni sull'argomento intermediate dall’educatore. Il lavoro degli alunni del secondo ciclo d’istruzione è stato significativo, al punto da essere invitate a participare all’edizione speciale del programma O Assunto é Jesus! [L’argomento è Gesù!], trasmesso dalla Boa Vontade TV (canale 20 della SKY). Lì gli studenti hanno esposto il loro lavoro passo a passo (fatto questo che ha causato in loro una grande gioia per l’impressione avuta dalla convivenza con gli studenti più giovani nel riferire i risultati delle loro ricerche e delle loro conclusioni individuali). Poi, approfittando questa tappa del MAPREI, sono stati esposti cartelloni, fumetti e altre rappresentazioni artistiche sul tema, realizzate e presentate dagli studenti in occasione della riunione dei genitori dei giovani del secondo ciclo alla fine del trimestre. Il fatto ha portato una maggiore tranquillità alle famiglie perché hanno potuto vedere la disinvoltura e la conoscenza della materia, garanzia di distanza dei loro figli dalle sostanze che hanno portato tanti danni a bambini e giovani;

6ª tappa: la conclusione individuale – alla chiusura del trimestre i giovani hanno fatto delle valutazioni e dibattuto l'argomento, concludendo individualmente ciò che la proposta di questa ricerca sulle droghe ha apportato alla loro vita.

Impegno e dialogo per un concreto apprendimento

Tutti i passi descritti sono stati progettati affinché il MAPREI non sia solo un trasferimento di informazioni, ma anche perché possa dare agli studenti la possibilità di esprimersi sulle tematiche, coinvolgendoli nel processo di insegnamento.

L'adattabilità di questo innovativo concetto educativo viene segnalata dal differenziale di alleare "Mente e Cuore" proposto da Paiva Netto, poiché si fa necessario investire sulla formazione dell’intelletto senza però tralasciare che noi tutti siamo esseri di mente e di anima, e che abbiamo bisogno di approvvigionarci spiritualmente ossia, secondo quanto dice il dirigente della LBV, bisogna avere “una visione oltre l'intelletto”.

Gli insegnanti delle scuole della Legione della Buona Volontà svolgono con gli studenti ricerche e discussioni su argomenti che integrano un curriculum di Spiritualità Ecumenica, il quale permea l’attività curricolare e che soddisfa la proposta pedagogica dell’Istituzione e che integra la formazione (sentimenti) con la necessaria informazione (intelletto) per lo sviluppo spirituale e biopsicosociale degli studenti. La cosa più importante è che sono azioni di grande ripercussione e replicabili, e che rendono così il processo dell’apprendimento ancora più arricchente e partecipativo, fonte di buoni frutti per la società.

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*Suelí Periotto è supervisore della Pedagogia della Buona Volontà (composta dalla Pedagogia dell’Affetto e dalla Pedagogia del Cittadino Ecumenico) e direttrice dell’Istituto di Educazione José de Paiva Netto nella città di São Paulo. È master e dottorando in Educazione presso la Pontifícia Universidade de São Paulo (PUC-SP), svolge attività di conferenziere e di conduttrice del programma Educação em Debate [Educazione in Dibattito] della Super Rete Buona Volontà di Radio.