Da nipote a padre: Giovane lascia il lavoro e gli studi per prendersi cura della nonna con l'Alzheimer

Mariane de Oliveira

Mercoledì | 16 Marzo 2016 | 16:01 | Ultimo aggiornamento: 22 Settembre 2016 ore 16:07

Ricevere la notizia che un membro della famiglia ha la malattia di Alzheimer non è facile; dopo tutto sono molte le sfide e i cambiamenti attraverso i quali la famiglia passerà durante la progressione della malattia. Affrontarla con buon umore e leggerezza è stata la strategia utilizzata dal giovane brasiliano Fernando Aguzzoli, il quale ha deciso di lasciare la facoltà di Filosofia e il progetto di mettersi in proprio per dedicarsi esclusivamente alla nonna, o nonnina Nilva, come affettuosamente la chiamava lui. A quel tempo aveva 22 anni.

Arquivo pessoal

«In un primo momento ho pensato che fosse qualcosa di simile all’amnesia, dimenticanze. Sono andato a indagare e ho scoperto che sarebbe stato molto peggiore. Infatti è stato spaventoso, ma era ancora mia nonna» ha detto in un'intervista alla rivista Buona Volontà. La ragione per affrontare la malattia in modo positivo lui stesso la spiega: «Sarei impazzito se avessi preso sul serio la malattia perché è perversa e pesante. Scegliendo una prospettiva in cui la leggerezza e il buon umore avessero il predominio, sarebbe stato possibile tutto – i miei genitori ed io non saremmo impazziti e mia nonna si sarebbe fatta ancora tante risate nel tempo di vita che ci restava».

Sono stati sei anni di convivenza con la nonna Nilva e l'Alzheimer. Le esperienze vissute a volte inusuali a volte drammatiche e le lezioni apprese durante quel periodo l’hanno ispirato a creare una pagina su un social network. Il successo dei racconti sul suo quotidiano un po’insolito e i dialoghi condivisi con la nonna è stato così grande che ha originato il libro «Chi, io? Una nonna. Un nipote. Molte lezioni di vita!»

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Durante questo periodo il rapporto tra nonna e nipote si è fatto ancora più stretto: «L’Alzheimer, in molte famiglie, viene per unirle. Mia nonna ed io eravamo stati sempre vicini ed anche molto amici, ma dopo la malattia siamo diventati i migliori amici e in seguito abbiamo stabilito un rapporto simile a quello di padre e figlia» ha detto Aguzzoli.

Nel dicembre del 2013, la signora Nilva non ha resistito a un’infezione delle vie urinarie, poco prima di compiere 80 anni. Felice di aver avuto l'opportunità di prendersi cura di chi aveva preso cura di lui, Fernando lascia un messaggio a tutti quelli che affrontano una situazione simile: «A volte può sembrare che allontanandoci tutto sarà diverso e non soffriremo, ma la coscienza pulita non ha prezzo e nemmeno reversibilità [...]. Prendete la vita in un modo più allegro, con buon umore. Se non condividiamo sorrisi con quelli che amiamo ogni difficoltà che incontriamo sarà insormontabile. Bisogna aver pazienza, molta pazienza, ma con la Buona Volontà e amando la persona di cui ci prendiamo cura tutto è possibile!».