Legione della Buona Volontà nella lotta contro la violenza sulle donne

Della Redazione

Lunedì | 23 Febbraio 2015 | 14:48 | Ultimo aggiornamento: 22 Settembre 2016 ore 17:01

Considerata una grave violazione dei diritti umani, la violenza sulle donne provoca un danno enorme alla società, e rappresenta un ostacolo allo sviluppo di un paese. Dal matrimonio forzato fino allo sfruttamento sessuale, per esempio, le forme e i livelli di aggressività sono molteplici con danni non solo fisici, ma anche psicologici, morali e perfino patrimoniali.

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani — adottata e proclamata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948 — stabilisce nel suo articolo 1º: "Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza". Questo precetto è essenziale per l'armonia sociale. Tuttavia resta ancora molto da fare per la coscientizzazione e l'esperienza vissuta di tali valori.

Nel 1979, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò la Convenzione sull'Eliminazione di Tutte le Forme di Discriminazione contro le Donne, e nel 1999 istituì la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, celebrata il 25 novembre.

La violenza di genere è il risultato di rapporti tra uomini e donne storicamente ineguali che ha provocato la subordinazione della popolazione femminile. Pertanto per sradicarla sono necessarie misure che garantiscano pari opportunità di lavoro tra le donne e gli uomini, oltre a campagne contro ogni tipo di discriminazione e di violenza.

In Uruguay, per esempio, solo nell’anno 2011 sono state fatte 15.868 querele contro questa forma di violenza. La cifra supera il 133% del numero di denunce registrate nel 2005. Sempre secondo il rapporto, questo è il secondo tipo di reato più denunciato (al primo posto appare l'indice di furti e rapine).

Di fronte a questa situazione il governo e la società civile, e attraverso aziende e organizzazioni non governative, hanno incoraggiato azioni a favore dell’empowerment delle donne. In questo sforzo è evidenziato il lavoro sviluppato dalla Legione della Buona Volontà (LBV) nel paese. Da 28 anni a Montevideo, la LBV dell’Uruguay assiste mensilmente oltre 1.500 bambini, giovani e adulti in una delle scuole modello dell'Istituzione, ed il 50% di questo pubblico è composto da bambine e da donne.

Nell’Istituto d’Educazione della Legione della Buona Volontà, bambine e bambini tra i 6 ed i 10 anni partecipano al programma LBV – Bambino: Il Futuro nel Presente!. L'obiettivo è quello di complementare l'attività curricolare dei bambini nel doposcuola, attraverso laboratori musicale e di lingua straniera e attività varie, in cui vengono trasmessi i valori di cittadinanza ecumenica e la Cultura di Pace.

In loco sono offerti anche i servizi sanitari. L’ambulatorio medico dela LBV, risultato di una collaborazione tra l'Istituzione e il Ministero della Salute dell’Uruguay, mette gratuitamente a disposizione della comunità consulti ed esami medici, per esempio nelle specialità di pediatria, psicologia e ostetricia.

STORIA DI VITA: “IO NON ERO PIÙ DA SOLA”

"Durante la mia infanzia e l'adolescenza fui vittima di violenza, ma le cose peggiorarono a 18 anni, quando mi sposai. Nel periodo in cui cominciammo ad uscire insieme vivevamo come in una favola, non litigammo mai; dopo il matrimonio tutto cambiò.

"Un giorno mio marito arrivò a casa ubriaco, fuori di sé. Fu l'inizio della mia sofferenza. Mi ricordo come se fosse oggi: gli avevo chiesto dov’era stato e lui iniziò subito a inveire contro di me e mi inferto un duro colpo al viso. Ero incinta di sette mesi, e sembrava che lui non si importasse di niente. Piansi molto. Dopo mi convinsi che questa sarebbe stata la prima e ultima volta ad essere maltrattata così. Ma non è andata così .

"Vivemmo a lungo senza problemi fino alla nascita del nostro secondo figlio. Poi lui iniziò ad arrivare sempre più tardi tutte le sere, senza la fede nuziale al dito e con i segnali di aver partecipato a feste e di essere uscito con altre donne. Tutto sempre uguale: litigi e maltrattamenti. Era triste vedere che i miei figli presenziavano a quella situazione. Erano sempre spaventati.

"Iniziai a cercare aiuto. Grazie all’indicazione di un poliziotto, conobbi la Legione della Buona Volontà. Da allora, molte cose sono cambiete nella mia vita. Dall’Istituzione ho ricevuto le premure di cui avevo bisogno. Qui ho avuto il supporto di uno psicologo e di un’assistente sociale. Sono potuta maturare, ho potuto cambiare il mio modo di pensare perché prima mi sentivo inferiore alle altre persone, avevo una bassa autostima. Anche i miei figli hanno iniziato a frequentare la Scuola dell’Infanzia Gesù, presso l'Istituto di Educazione della LBV. Sono restata ancora più felice nel vederli trattati con tanto Amore.

"È stato difficile lasciare mio marito, ma grazie al fatto che vedevo i miei figli crescere e svilupparsi nella LBV sono diventata più forte e ho superato i miei i problemi. Non ero più da sola. Oggigiorno i miei figli ed io stiamo bene, abbiamo una vita normale.

"A tutte le donne che stanno passando per una situazione simile a quella che ho affrontato, dico che non abbiano paura di chiedere aiuto. C'è sempre una mano disposta ad aiutarci. Credo molto in Dio. Lui è la mia guida, in quanto ha messo la LBV sulla mia strada."

Sappine di più sul lavoro della Legione della Buona Volontà nel mondo. Per ulteriori informazioni scrivere a italiano@boavontade.com.

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* Carmen Lucia — nome fittizio di una colf, madre di tre figli, tutti iscritti alla Scuola dell’Infanzia Gesù della LBV, in Uruguay.